Fausto Sorini e Giulietto Chiesa |
Il 1° aprile 2014 a
Bologna si e’ svolta l’iniziativa dal titolo “La polveriera
Ucraina; nel 15º anniversario dei bombardamenti NATO sulla
Jugoslavia di nuovo l’imperialismo dell’UE e degli USA pone le
premesse per il fascismo e la guerra nel vecchio continente”.
La serata, organizzata
dalla federazione provinciale del Partito dei Comunisti Italiani in
collaborazione con il suo dipartimento esteri, dal Coordinamento
Nazionale per la Jugoslavia e dal Partito della Rifondazione
Comunista, e’ stata introdotta e coordinata da Andrea Martocchia
(CNJ) e ha visto gli interventi di Simone Gimona (PRC), Giulietto
Chiesa (giornalista e presidente di Alternativa Politica) e Fausto
Sorini (responsabile Dipartimento Esteri del PdCI). All’evento
hanno partecipato circa 200 persone, tra militanti di organizzazioni
politiche, sindacali e singoli, in stragrande maggioranza giovani,
tutti uniti per l’interesse e la preoccupazione che suscita ciò
che sta accadendo in Ucraina.
Perché’
un’iniziativa sulla situazione in Ucraina?
La vicenda Ucraina
viene spesso descritta dai media occidentali come una situazione di
sollevamento delle masse popolari contro i propri oppressori. Di
fronte a questo bombardamento mediatico che, attuando una tecnica
ormai nota, porta l’opinione pubblica a credere che sia giusto
aiutare quei popoli e pertanto intervenire anche militarmente qualora
fosse necessario, non si poteva rimanere in silenzio. E’ compito
dei comunisti, degli antifascisti, di chi si riconosce nel movimento
per la pace raccontare come stanno realmente le cose, informare la
classe lavoratrice del nuovo attacco imperialistico in corso, del
golpe fascista avvenuto a Kiev sotto la spinta degli USA, della NATO
e dell’UE, del pericolo di una guerra di proporzioni
inimmaginabili, che ricadrebbe inevitabilmente anche sul nostro
Paese.
Contro-informazione
per resistere
La rilevanza
dell’informazione, il modo con cui questa viene diffusa
(subordinata ovviamente a chi ne detiene il possesso), la sua precisa
e accurata manipolazione volta ad uniformare il pubblico al pensiero
dominante, è stato uno dei filoni conduttori della serata.
Giulietto Chiesa ha
sottolineato più’ volte nel suo intervento che la
contro-informazione e’ uno degli strumenti di resistenza; e’
attraverso di essa che si devono svelare gli interessi del capitale e
(di)mostrare chi sono i veri nemici del popolo, al fine di non
confondere gli oppressi con gli oppressori, di non cadere nella
trappola dei media nostrani che vorrebbero farci credere che i
fascisti sono dei liberatori.
A tal proposito Chiesa
ha presentato Pandora TV, canale di informazione alternativo che, in
collaborazione con Russianan Today (che ha messo gratuitamente a
disposizione l’intero palinsesto), sta seguendo puntualmente
l’evolversi della vicenda ucraina e fornisce un servizio con un
punto di vista oggettivo e completamente libero dai poteri forti che
hanno sostenuto ideologicamente e materialmente il golpe fascista sin
dall’inizio, ovvero da molto tempo prima dei successi di piazza
Majdan (1).).). Ci riferiamo chiaramente agli USA, all’UE ed alla
NATO.
Proprio perché’
convinti del valore intrinseco della contro-informazione come
strumento di resistenza attiva, durante la serata abbiamo realizzato
un collegamento Skype con Anatolii Sokolyuk, responsabile esteri del
Partito Comunista di Ucraina, che è stato molto utile ed
interessante poiché ci ha portato a conoscere direttamente le
condizioni materiali di chi lotta col suo popolo contro i fascisti, i
diversi episodi che stanno avvenendo e le considerazioni sul futuro
che spetta all’Ucraina, sia sul piano nazionale che su quello
internazionale, molto complesso per le sue relazioni con la Russia e
per il braccio di ferro tra quest’ultima con gli USA e con l’UE.
La necessita’ di
un fronte antifascista, di un movimento per la pace in Italia.
Il problema
dell’informazione in Italia assume una rilevanza strategica in
quanto essa e’ completamente affine ai poteri forti ed agli
interessi del capitale, che ne detengono la proprietà’.
Milioni di italiani subiscono quotidianamente un sottile e mirato
“lavaggio del cervello” che li porta ad accogliere con favore le
ingerenze del nostro Paese in uno Stato Sovrano e ad esultare per la
caduta di un governo legittimo.
Questo effetto si
moltiplica anche causa dell’assenza di una sinistra che sappia
unirsi nella lotta, nei valori e nella tradizione antifascista, e che
sia capace di dare un corretto orientamento alle masse popolari e a
tutti quelli che si riconoscono nella Resistenza contro il fascismo.
L’attuale “centro sinistra” e la socialdemocrazia non sono in
grado di esprimere un’opinione capace di creare e dar forza ad un
grande movimento in difesa della pace, ma al contrario sostengono i
principi per i quali si sono battuti i cosiddetti “rivoluzionari”
di piazza Majdan, sostenendo cosi’, nei fatti, il golpe fascista.
Noi comunisti non ci
arrendiamo, costruiremo in tutti i luoghi iniziative di confronto e
dibattito che possano risvegliare le coscienze, parleremo con tutti
quelli che incontriamo per metterli di fronte alla gravita’ della
situazione, proveremo con tutte le nostre forze a costruire un grande
movimento che si batta in difesa della pace e per i diritti della
classe lavoratrice. E’ necessario, oggi più’ che mai, mettere in
campo un ampio fronte antifascista, provare a risvegliare quel
sentimento per la pace che agli inizi degli anni 2000 riempiva le
piazze e le strade di bandiere arcobaleno.
La strada è quella
espressa dal compagno Fausto Sorini nelle conclusioni, che possono
essere sintetizzate nella formula “il fascismo lo si combatte con
un progetto nazionale, continentale e internazionalista, alternativo
all’Unione Europea e alla NATO” (2), formula che va intesa nella
necessità di spostare l’asse delle relazioni internazionali verso
est, sganciandosi dalla subalternita’ agli USA e sviluppando a
livello europeo rapporti di cooperazione, pur nelle diversità
socio-economiche e politiche, con la Russia, i Paesi Orientali e i
BRICS.
I Comunisti Italiani
da sempre contro ogni forma di fascismo
Il Partito dei
Comunisti Italiani ha manifestato sin dall’inizio solidarietà
verso i comunisti e il popolo ucraino, sostegno e contributo attivo,
militante e rivoluzionario nel solco della migliore tradizione
comunista.
In questo senso
ribadiamo l’importanza di un’informazione puntuale ed oggettiva,
attraverso la quale approfondire l’analisi e ricercare le possibili
azioni di lotta da intraprendere per rafforzare il movimento
antifascista europeo, essendo consapevoli che l’avanzata
reazionaria non sia un fenomeno circoscritto alla sola Ucraina (si
pensi, per esempio, alla Francia (3) o alla Grecia), ma parte di un
preciso disegno imperialista volto ad indebolire l’intera classe
lavoratrice.
Giuseppe Agrello –
Segretario Provinciale PdCI – Federazione di Bologna
Diego Rios –
Responsabile Organizzazione PdCI – Federazione di Bologna
(1)
http://www.civg.it/index.php?option=com_multicategories&view=article&id=294:ecco-chi-sono-i-gruppi-d-assalto-della-rivolta-di-kiev&catid=27&Itemid=142
(2)
http://www.marx21.it/internazionale/europa/23853-la-crescita-della-destra-estrema-in-francia-le-responsabilita-dei-socialisti.html
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