NO ai soldi pubblici per l'assistenza religiosa
negli ospedali
La popolazione sa che vi sono religiosi negli ospedali pagati coi soldi della sanità pubblica? Noi non lo sapevamo, finché l'UAAR (Unione Atei e Agnostici Razionalisti) non ha sollevato il caso, indicando che si tratta di un atto dovuto per legge.
Abbiamo perciò fatto un'interrogazione in Consiglio Comunale a Medicina,
per un approfondimento. La recente risposta del Sindaco, supportato dalla AUSL,
conferma le informazioni in nostro possesso. L'AUSL di Imola ha stipulato due convenzioni quinquennali per
l'assistenza religiosa nei propri ospedali, per una spesa totale di 105.000 euro annui: una convenzione con
la Diocesi di Imola (per due assistenti religiosi negli ospedali di Imola e
Montecatone, spesa di 35.000 annui cadauno; Montecatone rimborsa 17.500
all'anno) ed una con la Diocesi di Bologna (perun assistente religioso
nell’ospedale di Castel San Pietro, spesa di 35.000 annui), entrambe in scadenza il 31/12/2014.