Con il blocco dei
contratti tra il 2010 e il 2014 i lavoratori della P.A hanno perso in
media 9.000 euro di potere d'acquisto, quasi 3.000 dei quali in
questo ultimo anno. Il calcolo arriva dal responsabile settori
pubblici della Cgil.
Questo non turba più
di tanto il Governo che, anzi, sulla retorica degli “80 euro” ci
ha impostato una intera campagna elettorale. A metà giugno Renzi è
pronto a far saltare i dipendenti pubblici sulla base del piano
Cottarelli, ovvero la spending review, senza però mettere un euro
per il rinnovo dei contratti di lavoro. Prima bisogna vedere quanto i
sindacati sono pronti a tagliare.
La riforma della
pubblica amministrazione sarà uno dei primi atti del Governo
rafforzato dall’exploit di Renzi. L’esecutivo, come previsto,
vuole spendersi il bonus per tagliare qualche decina di migliaia di
posti di lavoro, e di servizi, e poi semmai pensare al rinnovo dei
contratti di lavoro. Il ministro della P.A, Marianna Madia è stata
molto chiara in proposito. Prima la riforma della pubblica
amministrazione e poi la ricerca delle risorse necessarie per il
rinnovo dei contratti del pubblico impiego, bloccati almeno fino al
2014 ma di fatto ancora senza stanziamenti fino al 2017. Di busta
paga si parlerà in seguito.
Intervenendo al Forum
della pubblica amministrazione Madia ha ribadito l'intenzione del
Governo di varare la riforma il 13 giugno, il tema e' la maggiore
efficienza della macchina pubblica.
Madia ha ribadito che
si puntera' alla mobilita' volontaria dei lavoratori tra le
amministrazioni piuttosto che a quella coatta e che si si vuole
abrogare l'istituto del trattenimento in servizio con la probabile
liberazione fino al 2018 di circa 10.000-13.000 posti.
Il Ministro Madia sulla
possibilita' che si trovi un accordo con i sindacati ha glissato
asserendo che li incontrerà e alla richiesta, avanzata da questi, di
rinnovo dei contratti ha iniziato la nenia della mancanza di risorse.
L’unico modo per
affrontare la sfida sul pubblico impiego è quello di cambiare
davvero la pubblica amministrazione, migliorando i servizi e
recuperando risparmi per retribuire meglio chi lavora al servizio
delle comunita.
Per cambiare davvero la
pubblica amministrazione bisogna affrontare seriamente il ruolo dei
Dirigenti, incapaci o collusi, e migliorare i servizi recuperando
risparmi per retribuire meglio chi lavora al servizio delle comunità.
Cinque anni di blocco
dei contratti, dieci di limitazione del turn-over e cattivo utilizzo
della flessibilità' sono vere ingiustizie ai danni non solo dei
lavoratori, ma anche di cittadini e imprese.
Sarà da approfondire
poi la segnalazione che arriva dai Cobas del pubblico impiego
riguardante una circolare che passando al setaccio i contratti
decentrati degli enti locali per scoprire qualche “indebita”
attribuzione costringe i lavoratori a restituire le somme già avute.
Se qualcuno pensa
ancora che i dipendenti pubblici siano dei privilegiati dovrà
ricredersi verificando la perdita di potere di acquisto degli stessi
e la totale mancanza di turn-over. Tutto questo si riflette sui
servizi resi ai cittadini scatenando una spirale perversa che
colpisce sempre e solo i più deboli.
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