La scelta da parte del Governo di porre la fiducia sul Jobs Act non fa altro che confermare quello che i Comunisti sostengono da tempo.
Siamo di fronte ad un esecutivo che vuole cancellare lo Statuto dei lavoratori, cancellando l’art. 18 e liberalizzando così i licenziamenti.
Siamo di fronte ad un esecutivo che vuole cancellare lo Statuto dei lavoratori, cancellando l’art. 18 e liberalizzando così i licenziamenti.
Invece di estendere le tutele a tutti i lavoratori si decide di dare ai datori di lavoro la possibilità di demansionare i lavoratori e a loro discrezione di controllarli a distanza.
E’ necessaria una risposta immediata che metta al centro una nuova politica economica che faccia ripartire gli investimenti, che crei lavoro di qualità e stabile.
Bisogna creare un nuovo sistema di tutele contro la disoccupazione per tutti i lavoratori: Cassa integrazione universale, indennità di disoccupazione, riforma del mercato del lavoro con la cancellazione della selva di contratti precari esisenti.
Rinnovare i contratti pubblici e privati di milioni di lavoratrici e lavoratori, abolire l’art. 8 della Legge 138 che consente la deroga a leggi e contratti.
Serve una politica fiscale che crei giustizia e redistribuisca reddito per trovare le risorse necessarie ad affrontare la crisi e sostenere il welfare.
Serve l’abolizione della Legge Fornero sulle pensioni, rendendo flessibile la possibilità di andare in pensione, per i lavoratori, con un assegno che permetta una serena vecchiaia.
Per questi motivi i Comunisti Italiani sostengono e appoggiano lo Sciopero indetto dalla CGIL Regionale Emilia Romagna, il 16 ottobre 2014, per l’intera giornata lavorativa.
I cortei partiranno da
E’ necessaria una risposta immediata che metta al centro una nuova politica economica che faccia ripartire gli investimenti, che crei lavoro di qualità e stabile.
Bisogna creare un nuovo sistema di tutele contro la disoccupazione per tutti i lavoratori: Cassa integrazione universale, indennità di disoccupazione, riforma del mercato del lavoro con la cancellazione della selva di contratti precari esisenti.
Rinnovare i contratti pubblici e privati di milioni di lavoratrici e lavoratori, abolire l’art. 8 della Legge 138 che consente la deroga a leggi e contratti.
Serve una politica fiscale che crei giustizia e redistribuisca reddito per trovare le risorse necessarie ad affrontare la crisi e sostenere il welfare.
Serve l’abolizione della Legge Fornero sulle pensioni, rendendo flessibile la possibilità di andare in pensione, per i lavoratori, con un assegno che permetta una serena vecchiaia.
Per questi motivi i Comunisti Italiani sostengono e appoggiano lo Sciopero indetto dalla CGIL Regionale Emilia Romagna, il 16 ottobre 2014, per l’intera giornata lavorativa.
I cortei partiranno da
Porta San Felice e
Piazza XX settembre
alle 09,00,
il comizio di chiusura si terrà in Piazza Maggiore.
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