I
Comunisti Italiani di Bologna denunciano lo stato di precarietà in
cui versano i lavoratori, ex Coopertone, che gestiscono il servizio
contrassegni, i parcheggi Staveco e Tanari e i parcometri.
Oggi 20 febbraio, per la
prima volta, i sindacati si confronteranno con Tper, in un incontro
convocato in Comune. Si aspettano che l’azienda, che ha vinto la
gara per il piano sosta, rispetti la clausola sociale, come già sta
facendo con gli accertatori della sosta.
Tale incontro è stato
fissato dopo che in data 17 febbraio 2014 le lavoratrici e i
lavoratori della NCV, cooperativa di logistica in appalto ATC
Sosta/TPER, hanno
interrotto il Consiglio Comunale e consegnato ai consiglieri le
proprie buste paga e dopo che il 18 febbraio gli stessi lavoratori avevano indetto uno sciopero.
Infatti dopo il fallimento di
Coopertone, a cui Atc aveva assegnato l’appalto, i 41 dipendenti
hanno dovuto diventare soci di Ncv. Ogni mese si trovano decurtati
circa 200 euro per pagare la nuova quota sociale (per un totale di 6'500 euro) e condividere la
crisi della nuova società. In più non gli vengono riconosciuti i
primi 3 giorni di malattia e nemmeno i buoni pasto.
In pratica se vogliono lavorare devono rinunciare a 200
euro al mese in busta paga, alla malattia, ai buoni pasto. Passano da un
affidamento a un altro, da una quota sociale a un'altra, da una crisi
aziendale a un'altra senza prospettive.
L’agitazione con un
pacchetto di 16 ore di sciopero è stata decisa nelle assemblee dei
lavoratori, per l’assoluta indisponibilità della NCV.
I lavoratori dicono basta
ai ricatti. Gli ex dipendenti della Coopertone, ora assunti da Ncv.
I Comunisti Italiani
auspicano che l’incontro, convocato stamattina in Comune, tra i
rappresentanti dei lavoratori e la Tper risolva in modo definitivo le
problematiche che questi lavoratori si portano dietro da troppo tempo
e restano affianco dei lavoratori in lotta per i propri Diritti.
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