venerdì 5 luglio 2013

Congresso Pdci Bologna

-- Domenica si è tenuto il Congresso della Federazione di Bologna. Eletti gli organismi dirigenti.

Domenica il
Pdci di Bologna ha tenuto il proprio Congresso Provinciale, in vista di quello nazionale che si terrà a Chianciano dal 19 al 21 Luglio.

Durante il congresso sono intervenuti o hanno inviato un messaggio Il Partito Democratico, il Partito della Rifondazione Comunista, il Partito Socialista, i Verdi,l'Italia dei Valori, Sinistra Ecologia e Libertà, la Cgil, la Fiom, il Comitato Art.33,l'Anpi, l'Arci.

Dopo il saluto degli altri partiti e delle altre organizzazioni si è tenuto il dibattito tra i militanti e la votazione sul documento congressuale e sugli emendamenti.
Il Congresso del Partito dei Comunisti Italiani di Bologna ha infine rieletto Francesco Maringiò Segretario della Federazione e sono stati eletti i militanti che faranno parte delle Direzione Provinciale.
Partito dei Comunisti Italiani
Federazione di Bologna

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Di seguito i messaggi di saluto

Partito Socialista Italiano - Bologna

Al partito dei Comunisti Italiani,

Cari compagni,
non potendo partecipare personalmente al vostro Congresso di Partito, desidero esprimere a tutti voi i più fraterni auguri di buon lavoro

Cordialmente

Il Segretario
Mauro Formaglini

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Arci Bologna

Care compagne, cari compagni, care amiche, cari amici,

voglio prima di tutto ringraziarvi per l'invito che, tramite me, avete rivolto all'Associazione che rappresento e scusarmi per non riuscire ad essere fisicamente presente a questo vostro appuntamento congressuale. Tengo però ad inviarvi queste poche considerazioni perché sento che, ciascuno nei propri ambiti e prerogative, siamo tutte e tutti coinvolte/i in una riflessione non più rimandabile sul futuro della sinistra di questo Paese e sulle forme della partecipazione nella loro accezione più ampia.

La crisi sistemica e di credibilità che negli ultimi decenni ha colpito in primis partiti e sindacati -ma con forme diverse anche associazioni come la nostra- richiede un salto di qualità nella nostra elaborazione e impone un rinnovamento radicale alla nostra azione, perché essa torni ad essere in sintonia con i bisogni reali delle persone in carne ed ossa: in poche parole c'è bisogno, tutte e tutti, di tornare ad essere percepiti come "utili" dalle persone cui vogliamo rivolgerci, pena essere individuati come parte del problema piuttosto che della soluzione. Bisogna ripensare profondamente le forme della partecipazione e del nostro stare in mezzo alla gente, essere in grado di offrire risposte da un lato ad una crisi feroce e dall'altro ad una domanda di cambiamento che non può più aspettare.

Non è e non può essere compito di un'associazione di promozione sociale risolvere i problemi della politica e delle forze politiche, ma certamente un'associazione come la nostra, erede dell'antica tradizione mutualistica e da sempre radicata nei movimenti popolari e antifascisti che hanno contribuito a conquistare e consolidare la democrazia italiana fondata sulla Costituzione, può essere una delle "case comuni" che oggi sembrano essere venute meno ad una sinistra quanto mai frammentata e smarrita: i Circoli Arci, oltre un centinaio nella nostra provincia, sono spazi aperti all'incontro e al confronto, sono laboratori di idee e di pratiche per il cambiamento in grado di accogliere tutte le diverse sensibilità che oggi caratterizzano la cosiddetta "sinistra diffusa". Le battaglie e i valori che condividiamo sono tanti -lo dimostrano banalmente le questioni locali e nazionali su cui in questi anni ci siamo trovati dalla stessa parte- e noi crediamo che, nel rispetto della reciproca autonomia e dei rispettivi ruoli, forme di collaborazione siano non solo possibili ma persino auspicabili. Tanto più in un momento storico come questo vale la pena provare a mettere in rete buone pratiche ed esperienze di chi ancora crede che questo non sia il migliore dei mondi possibili.

Auguri per il vostro congresso e buon lavoro a tutte e tutti noi.

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Anpi Bologna

Cari compagni,
una bronchite assai poco di stagione mi impedisce oggi di essere presente al vostro congresso, che si svolge - come giustamente da voi sottolineato nella lettera di convocazione - in un momento di particolare difficoltà per il Paese.
Ad un quadro internazionale di crisi che non accenna a dare segni di rallentamento, si accompagna infatti una soluzione interna che è motivo di particolare preoccupazione: per lo sfaldarsi di gran parte dei principi su cui si regge l'ordinamento dello Stato, per l'attacco quotidiano alla dignità del lavoro ed al diritto di ogni cittadino di essere responsabile - attraverso una giusta retribuzione ed un impiego adeguato alle proprie competenze e capacità - della vita del proprio nucleo famigliare, per l'impossibilità di gran parte dei nostri giovani di programmare un futuro che li porti ad essere cittadini nel senso più pieno del termine. Né questo Governo sembra essere in grado di invertire una tendenza che ormai si è instaurata da troppo tempo, rifiutando in primo luogo di riconoscere le radici reali della crisi, e di porre in atto interventi che su queste incidano con decisione.

Preoccupa in particolare la leggerezza con cui si iscrivono nell'agenda politica le ipotesi di revisione della Costituzione - magari anche attraverso percorsi extraparlamentari - quando invece altre sono le emergenze che devono essere affrontate. La nostra Costituzione è un patrimonio prezioso da difendere ed applicare, non una serie di vincoli fastidiosi da cui liberarsi quanto prima. Frettolose e non particolarmente giustificate manomissioni della Carta - quali la mai abbastanza deprecata riforma del Titolo Quinto - hanno prodotto effetti deleteri, il cui prezzo viene pagato quotidianamente da ciscuno di noi.

Per questo, ANPI guarda anche a Bologna con attenzione al vostro congresso ed al dibattito politico che ne scaturirà, ed è lieta di poter contare sulla vostra vicinanza in tutte le azioni che si intraprenderanno per contrastare gli attacchi alla Carta Costituzionale.

Con amicizia

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Partito della Rifondazione Comunista


Caro Segretario, care compagne e cari compagni,


La nostra cultura non si cancella e la progettualità delle comuniste e dei comunisti neppure. Le nostre lotte sono state determinanti per il Paese e par la Costituzione italiana, una Costituzione messa oggi pericolosamente a repentaglio dall’attuale governo.

Oggi come ieri la nostra presenza è pertanto determinante e fondamentale e le nostre organizzazioni possono tornare a rappresentare il fulcro delle lotte per il lavoro, la democrazia e la giustizia sociale.

A maggior ragione ciò è vero nei tempi della crisi economica, una crisi strutturale e gravissima da cui non si può uscire con formule che avvallano od assecondano l’arroganza del capitalismo.

L’Europa dei diritti richiede la presenza dei comunisti ed il protagonismo dei comunisti e delle comuniste nell’agone politico. In questi anni abbiamo vissuto numerose sconfitte, eppure ci siamo, oggi come ieri pronti a lottare per la difesa dei ceti deboli, delle persone sfruttate, dei diritti di tutte e tutte noi.

Il mio augurio è che la vostra discussione sia stata fruttuosa e di crescita dell’iniziativa politica nell’auspicio che si torni a lottare insieme per garantire un futuro al nostro Paese.

Fraterni Saluti

Laura Veronesi

Segretaria federale PRC Bologna

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