giovedì 25 luglio 2013

REFERENDUM SCUOLA: I COMUNISTI ITALIANI CHIEDONO IL RISPETTO DEL VOTO


Il Pdci di Bologna chiede al Consiglio Comunale e al Sindaco di non ignorare il voto espresso da decine di migliaia di cittadini al Referendum dello scorso Maggio perché l'importante partecipazione popolare ha segnalato una chiara volontà della città di Bologna in favore della scuola pubblica e contro i finanziamenti comunali agli istituti scolastici privati.

Il Partito dei Comunisti Italiani è stato, insieme ad altre forze politiche che hanno sostenuto l'opzione A al Referendum sulla Scuola, parte importante della coalizione che ha eletto il Sindaco di Bologna. Riteniamo che questa coalizione non possa ignorare il segnale inequivocabile del voto in favore di un maggiore impegno, anche finanziario, verso la scuola pubblica, che diviene ancora più importante in tempi di tagli di bilancio. Per questo facciamo fatica a comprendere le ragioni dell’odg presentato dal Partito Democratico durante il Consiglio Comunale di Lunedì.

I Comunisti di Bologna non dimenticano che già in passato, l'arroganza e la mancanza di ascolto del volere della cittadinanza bolognese abbia spalancato le porte alla vittoria delle destre: l’aver ignorato il risultato del referendum sulla privatizzazione delle farmacie comunali ha portato Guazzaloca a vincere le elezioni.
Siamo proprio convinti che il bene per questa città passi dall’ignorare l’esito referendario, non potenziare la scuola pubblica o aumentare le tariffe del trasporto pubblico locale? I Comunisti Italiani di Bologna credono, al contrario, che compito essenziale di questa giunta e questa maggioranza politica sia quello di potenziare il sistema pubblico, salvaguardando così un modello da tutti considerato virtuoso ed efficiente. Altre strade portano alla sconfitta dei valori di questa città e di questa maggioranza politica.

Partito dei Comunisti Italiani
Federazione di Bologna

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