domenica 29 settembre 2013

CONTRO LA PRIVATIZZAZIONE DEL TRASPORTO FERROVIARIO IN EMILIA ROMAGNA





La Regione Emilia-Romagna prepara la gara d’appalto per privatizzare il trasporto pubblico ferroviario.

I Comunisti Italiani si oppongono all'ennesima privatizzazione.


E’ dimostrato che ogni processo di privatizzazione non ha fatto altro che determinare un peggioramento dei servizi offerti alla cittadinanza con aumenti delle tariffe che si ripercuotono sulle classi più disagiate ( lavoratori, studenti, anziani).

Privatizzare, inoltre, avrà percussioni sui diritti dei lavoratori. La privatizzazione del trasporto pubblico viene giustificata da Regione, Provincia e Comune con la necessità di diminuire i costi e migliorare il servizio. In realtà, essendo il profitto l’unico interesse di chi prenderà in gestione il trasporto, la privatizzazione porterà solamente all’aumento del prezzo del biglietto ed alla soppressione delle linee che verranno ritenute poco produttive, così come ci insegna l’esperienza del trasporto pubblico di Bologna.

Noi riteniamo sacrosanto che sia garantito il diritto alla mobilità per tutti i pendolari. Tale diritto può essere assicurato solo dal trasporto pubblico. Il trasporto privato porta solo alla crescita dei costi economici e ambientali.

Questa tema è condiviso da un grande numero dei cittadini della Regione come dimostra la grande partecipazione e l’esito dei Referendum contro la privatizzazione dell’acqua e il finanziamento alle scuole private.

I Comunisti Italiani saranno al fianco di tutti i cittadini ed i lavoratori che si mobiliteranno a difesa del trasporto bene comune con lo scopo di contrastare un processo di privatizzazione e di liberalizzazione che la Regione Emilia-Romagna vuole accelerare per la precisa volontà politica di dare in pasto il trasporto pubblico alla logica del profitto.

Partito dei Comunisti Italiani
Federazione di Bologna



Nessun commento:

Posta un commento